martedì 15 novembre 2011

Il curioso caso della punteggiatura nei dialoghi - Paperi scrittori #1

Dopo aver raggiunto le 2000 visite inauguriamo un'altra piccola rubrica: Paperi scrittori, un piccolo spazio dedicato a risorse e consigli di scrittura!

Iniziamo con un problema semplice ma diffuso: la punteggiatura nei dialoghi. Chi ha già partecipato a un nostro contest o si è posto il problema e ha effettuato le dovute ricerche sa già dove mettere le ali, ma per la parte di Paperopoli che non ne ha avuto il piacere (?) la punteggiatura del discorso diretto è in genere a volte temuta, più genericamente ignorata, o persino bistrattata.

Le virgolette alte.

"No!” gridò, e la sua voce rimbombò nella cucina. “Non se ne parla!”
“Gliel’ho detto che avresti reagito così,” commentò Hermione, con un certo compiacimento.
[…] “Be’, non è che siamo contenti, Harry,” intervenne Fred. “Immagina se qualcosa va storto e restiamo per sempre degli idioti tutti ossa.”
Harry non sorrise.
[…] “Ve l’ho detto,” bofonchiò Mundungus, “che preferivo fare il Guardiano.”

NON:

Gliel’ho detto che avresti reagito così.” Commentò.
“Gliel’ho detto che avresti reagito così” commentò.
“Gliel’ho detto che avresti reagito così” Commentò.

E NON:

“Ve l’ho detto” bofonchiò Mundungus. “Che preferivo fare il Guardiano.”
“Ve l’ho detto” bofonchiò Mundungus “che preferivo fare il Guardiano.”
e così via.

Le virgolette basse.

« No! » gridò, e la sua voce rimbombò nella cucina. « Non se ne parla! »
« Gliel’ho detto che avresti reagito così » commentò Hermione, con un certo compiacimento.
[…]« Be’, non è che siamo contenti, Harry » intervenne Fred. « Immagina se qualcosa va storto e restiamo per sempre degli idioti tutti ossa ».
Harry non sorrise.
[…]« Ve l’ho detto » bofonchiò Mundungus, « che preferivo fare il Guardiano ».

NON:

« Gliel’ho detto che avresti reagito così, » commentò.
« Gliel’ho detto che avresti reagito così. » Commentò.
« Gliel’ho detto che avresti reagito così. » commentò.

E NON:

« Ve l’ho detto, » bofonchiò Mundungus « che preferivo fare il Guardiano. »
« Ve l’ho detto » bofonchiò Mundungus. « Che preferivo fare il Guardiano »
e così via.

Il trattino.

No! – gridò, e la sua voce rimbombò nella cucina. – Non se ne parla!
Gliel’ho detto che avresti reagito così, – commentò Hermione, con un certo compiacimento.
Be’, non è che siamo contenti, Harry, – intervenne Fred. – Immagina se qualcosa va storto e restiamo per sempre degli idioti tutti ossa.
Harry non sorrise.
[…] – Ve l’ho detto, – bofonchiò Mundungus, – che preferivo fare il Guardiano.

NON:

Gliel’ho detto che avresti reagito così. – Commentò.
– Gliel’ho detto che avresti reagito così – commentò.
– Gliel’ho detto che avresti reagito così. – commentò.

E NON:

Ve l’ho detto – bofonchiò Mundungus – che preferivo fare il Guardiano.
– Ve l’ho detto. – Bofonchiò Mundungus. – Che preferivo fare il Guardiano.
e così via.

Notare gli spazi:

- le virgolette alte NON vogliono lo spazio tra le virgolette stesse e la parola;
- le virgolette basse e il trattino VOGLIONO lo spazio tra i segni stessi e la parola. Nel caso delle virgolette basse è ammessa l'assenza di spazi, ma deve essere una scelta mantenuta costante per tutto il testo.

Notare le maiuscole:

- NESSUNO dei segni vuole la lettera maiuscola nella descrizione del discorso diretto.

Notare le virgole a chiusura della battuta, prima della descrizione del discorso diretto:

- le virgolette basse non ne fanno uso; in caso di mancanza di altro segno di punteggiatura si chiude semplicemente senza interpunzione.
- le virgolette alte e il trattino sì, e se il dialogo è per così dire “spezzato” (“Ve l’ho detto” bofonchiò Mundungus “che preferivo fare il Guardiano.”) la virgola deve essere posta alla fine della descrizione del dialogo, e NON un punto (o nulla).

Notare la chiusura:

- virgolette alte e basse vogliono la virgoletta di chiusura; le virgolette basse vogliono il punto – laddove vada inserito - esternamente alle virgolette di chiusura.
- il trattino NON vuole il trattino di chiusura.
(Il frammento è tratto da pagina 52 di “Harry Potter e i Doni della Morte”)



Chiunque abbia dubbi a riguardo e di qui fino al resto dell'eternità voglia chiederci consiglio su come utilizzarla si senta libero di riferirsi a questo post! ;)


6 commenti:

  1. Eh. Qui ci starebbe proprio bene una freccia luminosa sulla mia testa con scritto sopra: Ecco un esempio da NON seguire.
    Ne farò tesoro, valà, io che mi incarto ad ogni virgoletta... XD ;)

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  2. ahahah, troppo lungo, troppo complicato!

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  3. E' bello notare che sapevo già tutto xD

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  4. @arcadysara: nuuu, ma è così semplicino seguir lo schemino. Vedrai che non ti incarterai u.u

    @elion: ma no XD

    @Giulz: ahah XDDD

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  5. Per fortuna, sono salva almeno da questi errori XD
    Avrei solo qualche appunto da fare (eh, lo spirito da signorina Saputella che tanto deliziava i miei prof del liceo ogni tanto torna a farmi visita). Siamo sicuri che sia scorretto usare il punto all'interno delle virgolette basse?
    Che io sappia, la regola, in linea di massima, dice che è più corretto metterlo all'esterno quando la frase tra virgolette non costituisce un periodo a sé stante, ma una subordinata del periodo principale (es.: "Mi si avvicinò e disse: « Pensavo che non venissi più »."), mentre è corretto metterlo all'interno se la frase tra virgolette è un periodo autonomo. L'uso del punto fermo all'interno delle virgolette basse anche quando la frase fa parte di un periodo è, tra le altre cose, confermato da molti libri. Ne ho pescato qualcuno a caso dalla mia libreria: "L'ombra di quel che eravamo" (L. Sepúlveda), "Nessun Dove" (N. Gaiman), "Rosso di sera" (B. Gasperini), "Una bambina e gli spettri" (T. Hayden), "Notre-Dame de Paris" (V. Hugo), "Il cacciatore di aquiloni" (K. Hosseini), "Il gioco dell'angelo" (C. R. Zafòn). L'unico libro in cui mi sono imbattuta conforme all'uso che avete descritto è, appunto, Harry Potter. Certamente ce ne saranno molti altri, anche nella mia libreria, ma se tanti fanno diversamente forse si tratta di due usi ugualmente corretti, no?

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